#incontri

Il poliedrico
panificatore di Fobello

Eugenio Pol, classe 1960, nato a Milano, ma con il cuore da sempre in Valsesia, è davvero uno dei panettieri più famosi d'Italia. Laureato in chimica, presto lo richiama il bosco, la natura, il silenzio e la ricerca. La grande scuola Alma lo definisce un purista e come darle torto: il suo pane è famoso in tutto il mondo, ricercato dai grandi chef stellati, ha viaggiato oltre gli oceani, perché è davvero senza compromessi. Nel suo piccolo laboratorio di Fobello, dal quale non ha mai voluto né spostarsi né allargarsi, panifica circa due quintali di pane una volta a settimana. Pani da due chili l'uno, che poi distribuisce ai grandi ristoranti della penisola.

Il chimico che c'è in lui lo si vede da come conosce le reazioni dei diversi elementi che compongono il pane; il panificatore che ne è nato, dopo un viaggio nella ristorazione e nella consapevolezza che non avrebbe mai trovato un "vero pane", emerge chiaramente dall'assoluto rispetto che ha per questi elementi: grani (solo antichi e macinati a pietra), lievito madre (solo il suo che ha ben trent'anni), acqua e aria: elementi essenziali che rendono ovvia la mia scelta di non spostarmi e di rifiutare tutte le richieste di panificare altrove o di creare catene a mio nome. Infine c'è il poeta che lo abita e quello lo si capisce dai valori che lo guidano o, come diceva Carver, dalla sua "capacità di tenere la rotta orientandosi con le stelle".

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Gli abbiamo fatto qualche domanda, con l'intento di scoprire chi è davvero Eugenio.

Il tuo punto forte.
La costanza, la resistenza e l’onestà intellettuale.
Il tuo punto debole.
I miei cani e mia moglie, possono chiedermi tutto.
Piacere segreto.
Sedermi sotto la pioggia con l'ombrello.
Piatto preferito.
Pane, olio e uova.
Vino: rosso o bianco?
Rosso.
Genere musicale.
Jazz.
Tecnica di pesca utilizzata.
Mosca.
Scaramantico o fatalista?
Fatalista!
Con chi ti piacerebbe cenare?
Con Gianluca Bassola.
(Co-founder di Radice e no, non l'abbiamo pagato)
La gente dà buoni consigli se…
non spara cazzate.
Se non fossi panettiere, saresti...
un trombettista Jazz.

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Tre domande e una bonustrack per ogni persona che incontriamo:

1. il luogo o l'immagine che più rappresenta per te la parola #natura
Fobello;

2. una cosa #essenziale nella tua vita
i miei cani;

3. qualcosa che ti piace #condividere
il buon cibo;

#bonustrack: 1 libro e 3 canzoni che ami
Moby Dick, ma le canzoni sono troppe! Mi prendo una licenza e nomino 4 artisti del cuore: Nina Simone, Paul Bley, John Coltrane, Roland Kirk.

:) ascolta la nostra playlist, tutta dedicata a Eugenio Pol

Foto di Michele Tabozzi

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